-18- A spasso per i cieli sotto ali protettrici

 

Manfred_von_Richthofen.jpgSe non fosse stato per Josef Ressel (Chrudim, 29 giugno 1793 – Lubiana, 10 ottobre 1857), triestino d’adozione, geniale inventore dell’elica, non ci sarebberro mai stati i tempi in cui gli aerei avrebbero solcato i cieli e con essi anche la birra.

 

Ai giorni nostri, durante le missioni militari, i droni da combattimento possono essere tranquillamente comandati dalle retrovie, pilotati stando seduti su una poltrona e al riparo da pericoli. Gli ufficiali al comando di queste sofisticate macchine non rischiano la vita, a differenza dei piloti da caccia del passato.

albatros.jpgIl raggio d’azione dei velivoli era corto, ma questo non rappresentava un grosso problema poiché gli avieri potevano contare su campi di aviazione provvisori posti in prossimità delle linee nemiche. La manutenzione degli aeromobili era costante, fatta in officine di riparazione poste lontane dalla linea del fronte. Durante entrambe le guerre mondiali gli assi dei cieli unirono quindi l’utile al dilettevole, approfittando del volo per il necessario check up per raggiungere altri obiettivi o servizi, sia per il proprio interesse che per quello dei loro compagni d’armi.

Helmut.jpgManfred von Richthofen (Breslavia, 2 maggio 1892 – Vaux-sur-Somme, 21 aprile 1918), esperto dell’aviazione tedesca della Prima guerra mondiale, durante i suoi viaggi ogni tanto faceva un "salto" a casa. Gli aerei Albatros e Fokker che pilotava potevano decollare e atterrare ovunque. Nel gennaio 1918 von Richthofen diede prova delle sue capacità lanciando un sacchetto di caramelle al fratellino quattordicenne che allora studiava all’accademia militare prussiana.

Helmut Lipfert (Lippelsdorf, 6 agosto 1916 – Einbeck, 10 agosto 1990) nel 1943 era a capo dello squadrone d’istanza nell’aerodromo di Anapa, sulla testa di ponte del Kuban (est della Crimea). Una regione florida, dal panorama molto bello, ricca di alberi da frutta. Un paradiso per i soldati. Di rientro da una operazione "delicata" Lipfert ebbe una avaria. Fu costretto ad un atterraggio di fortuna prestando molta attenzione al carico che trasportava con il suo caccia: nelle casse delle munizioni c’erano ciliegie appena raccolte. Nessuno dei superiori si accorse di questa bravata. Per la legge marziale tedesca, l’uso a scopo privato delle attrezzature di proprietà del Reich comportava una punizione molto severa.

64966e0e450e066f6b8e17761d8eb6c6.jpgBeer-Bombers.jpgIl caccia Messerschmitt bf 109 poco si prestava ai voli notturni. I piloti di questo velivolo avevano quindi diverso tempo libero a disposizione: ben presto si manifestarono segni di frustrazione per tutte le serate trascorse nel dolce far nulla e, soprattutto, senza niente da bere. Un giorno uno di loro ebbe il permesso di decollare per giungere alle unità di manutenzione nelle retrovie. Durante l’atterraggio, l’aereo assunse una sagoma "strana", diversa dal solito. Il caccia discese con estrema cautela. Il pilota rallentò controllando il beccheggio per non scuotere ulteriormente il prezioso carico.Bundesarchiv_Bild_101I-662-6659-37,_Flugzeug_Messerschmitt_Me_109.jpg Arrivato al suolo cercò con cura di schivare ogni buca visibile, smorzando la frenata per evitare di caricare troppo il peso sul carrello di atterraggio. Sotto il Messerschmitt, al posto del serbatoio supplementare erano stati agganciati due barili tradizionali (Faß, con una capacità di 157-166 litri) che per pochi centimetri non toccavano terra.

Il sergente maggiore Heinz Sachsenberg (12 July 1922 – 17 June 1951), non andò davanti alla corte marziale per questa sua , ma nessuno osò mai imitarlo. Questo tipo di fornitura non autorizzata rimase proibita, diventando però una sorta di contrabbando su piccola scala.

 

1024px-RAF-Badge.svg.pngBattle_of_britain_air_observer.jpgLa battaglia d’Inghilterra (10 luglio – 31 ottobre 1940) è il nome storico della campagna aerea svoltasi durante la Seconda guerra mondiale e combattuta dall’aeronautica militare tedesca, la Luftwaffe, contro il Regno Unito con l’obiettivo di guadagnare la superiorità aerea sull’aviazione militare britannica, la Royal Air Force (RAF), e particolarmente contro i suoi aerei da caccia inquadrati nel RAF Fighter Command.

 

Omaha_Beach_Landing_Craft_Approaches.jpgAl finire del 1940 l’Inghilterra capì che avrebbe prevalso sul nemico invasore. Winston Churchill nel suo famoso discorso sull’aviazione disse: «Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi». Il popolo era consapevole della dura e triste verità contenuta in quelle parole. In molto modi la nazione britannica espresse la propria gratitudine. Per esempio vari birrifici nazionali, fornirono alle mense dell’aviazione, in particolare a quelle delle flotte dei caccia, la birra ad un prezzo simbolico.

SpitfireIX_2_611Sqn_Biggin_Hill_1943.jpgSbarco in Normandia (6 giugno 1944). Uno dei punti di forza per sbarcare sulle coste francesi era la supremazia aerea delle forze alleate. Una volta raggiunta la costa l’esercito iniziò ad avanzare verso l’interno. Era fondamentale organizzare i rifornimenti per i Supermarine Spit¬fire, caccia monoposto monomotore vanto della RAF, con una autonomia di circa 750 chilometri. Decollando dalle basi a sud dell’Inghilterra il carburante non sarebbe stato sufficiente. Servivano basi di appoggio in Normandia per non inficiare sulle operazioni. Il costante stato di allerta in cui viveno i piloti era logorante e faticoso. Se si considerano inoltre le precarie condizioni di vita e la scomodità degli alloggi in cui dovettero sistemarsi si buon capire come ben presto iniziarano a desiderare della birra in moore-sidney-mulberry-harbour-sherman-ww2.jpgalternativa al solito tè delle cinque.

Nei mesi caldi del 1944 il via vai dei mezzi di rifornimento sul canale della Manica aumentò notevolmente. Navi cargo piene di soldati facevano la spola. La mancanza di un punto di sbarco complicava le cose. Il problema venne risolto con la messa in funzione di pontili mobili denominati Mulberry: strutture modulari composte da piattaforme in cemento e da piloni in acciaio, sulle quali i rifornimenti (birra compresa) poterono arrivare ai soldati.

Per portare gli approvvigionamenti alle truppe terrestri si fece ricorso anche ai paracadutisti e alle merci avio lanciate.

1932-turner-desk-ariel-small-768x496.jpg"Picture_x0020_10"In questo frenetico contesto la birra per i piloti di caccia non era la priorità. Il motto degli ufficiali addetti ai rifornimenti era: «prima l’essenziale!». Proprio perchè "prima veniva l’essenziale" le richieste di Pale Ale, Bitter e Mild arrivarono copiose.

spitfire-beer.jpgEdward Turner (Camberwell, 24 gennaio 1901 – Dorking, 15 agosto 1973) è stato un noto designer delle motociclette Ariel e Triumph che durante la guerra, nel suo laboratorio di Peckham a sud di Londra, fabbricò serbatoi di carburante supplementari per gli aeromobili dell’aviazione britannica. Dopo lo sbarco in Normandia, gli venne commissionato da parte della RAF e di un birrificio qualcosa di insolito. Lo scopo della fornitura riguardava la produzione di serbatoi supplementari per gli Spitfire, idonei al trasporto della birra. Il giovane Ted si focalizzò sul calcolo della pressione che in funzione della temperatura aveva un ruolo chiave sulla carbonazione. Salendo di quota la pressione 57d3135f077dcc6b138b496c.jpgdell’aria diminuisce e, diminuendo la pressione esterna, l’anidride carbonica contenuta nella birra tende a espandersi. Due le cose: o la birra esce dal serbatoio oppure la pressione al suo interno aumenta. La soluzione proposta e messa in pratica fu la costruzione di serbatoi più spessi e aggiungendo dei deflettori interni. Nel luglio 1944 alla base Biggin Hill questi serbatoi furono riempiti di birra che, volando al riparo delle ali degli aerei in rientro dalla manutenzione, raggiungeva sana e salva la Normandia.

800px-HoratioNelson1.jpglarge_000000.jpgCirca una volta a settimana i caccia dovevano effettuare la "beer run" approfittando dello stesso volo impiegato per consegnare la posta o per trasportare piccoli oggetti di prima necessità. Queste corse erano l’attrazione e lo svago della settimana. Tony Jonsson unico pilota di caccia islandese della RAF disse che pochissimi atterraggi di caccia nella storia sono stati osservati e giudicati così attentamente quanto quelli degli Spit¬fire in Normandia nell’estate del 1944.

Le beer runs non ebbero un impatto tale da modificare il corso delle operazioni militari o la storia della Seconda guerra mondiale ma sicuramente migliorarono il morale dei piloti, animati dalla celebre dichiarazione di Nelson durante la battaglia navale di Trafalgar: «L’Inghilterra si aspetta che ogni uomo faccia il suo dovere».