Il whirlpool

Dicesi whirlpool “a rapid movement round and round  in a a small liquid area in which there is a powerful, circular current that can pull objects down into its centre” – un rapido movimento rotatorio in una piccola area liquida in cui è presente una potente corrente circolare che può trascinare gli oggetti verso il centro.

Se durante la cotta, il bollore è stato fatto in maniera decisa, vigorosa, nel mosto troverete una discreta quantità di oggetti non bene identificati che galleggiano senza meta apparente. Non preoccupatevi non sono degli UFO (Unidentified Flying Object) anche perché noi homebrewers sappiamo di cosa si tratta.

Sono proteine coagulate, resine di luppolo che si adagiano sul fondo come coralli stanchi, formando un letto morbido simil paludoso che si chiama “trub”. Portarsi dietro nel fermentatore questi scarti non va bene per cui vanno eliminati. Il metodo migliore che garantisce ottimi risultati a noi domozimurghi è il whirlpool.

Non si deve fare altro che creare un vortice nel mosto dentro la pentola. Come? Mestolo e olio di gomito o avvitatore/trapano e due mestoli adattati.

Il movimento rotatorio (non importa se orario o antiorario) crea una forza centrifuga la quale spinge verso le pareti la massa liquida. Nel contempo si crea un cono che attira a se tutte le “schifezze” (vedi X). Implacabilmente le ingoia senza farsi tanti problemi e le concentra al centro sul fondo, lasciando libera e pulita la parte esterna (vedi –>)

Dopo avere creato il cono aspiratutto, bisogna attendere che passi la bufera e che la superficie del nostro mosto torni a calmarsi appiattendosi come se non fosse successo nulla.
Nell’attesa, a parte bere una delle vostre birrette, potreste fare una luppolatura da aroma. Il mosto non bolle, per cui l’isomerizzazione degli alfa acidi non avviene ed il grado di amaro non aumenta: dall’altra parte invece si inizia ad aromatizzare come fare un dry hopping a freddo, con il vantaggio che essendo il mosto caldo, si può abbattere (l’eventuale) orda di batteri presenti sul luppolo diminuendo i rischi di infezione.

A questo punto si può trasferire il mosto lentamente in un altro recipiente, facendo ovviamente l’attenzione a non pescare la “fondazza”. In aiuto degli homebrewers arrivano i sifoni.
Tubi di pescaggio che si immergono al fianco delle parete per aspirare la parte pulita. Il gioco è fatto.

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